Su il sipario a Soletta :: Otto giorni a tutto cinema: 179 i film che saranno presentati, con un programma incentrato sul tema “viaggi lontano dal paese”.
La 52ma edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta si è aperta giovedì sera, 19 gennaio 2017, con la proiezione dell’ultima fatica dell’italo-svizzera Petra Volpe Die göttliche Ordnung (“L’ordine divino”) che narra le difficoltà che ebbero le donne svizzere per ottenere il diritto di voto nel 1971. Alla prima ha partecipato anche la consigliera federale Simonetta Sommaruga che nel suo discorso inaugurale ha sottolineato quanto ci sia ancora da fare per conquistare la parità di diritti e la parità salariale.
Quarantasei anni fa, il 7 febbraio 1971, 621’109 uomini svizzeri approvarono il diritto di voto e di eleggibilità per le donne. Il Sì raggiunse il 65,7%, la partecipazione si attestò al 57,7%.
Nell’autunno 1971 gli svizzeri e le svizzere elessero le prime dieci consigliere nazionali e la prima consigliera agli stati, la radicale ginevrina Lise Girardin.
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Le Giornate di Soletta aprono con il film sul voto femminile
Sembrano passati due secoli ma è storia di quarantasei anni fa: fino al 1971 nel nostro paese, l’evoluta e benestante Svizzera, una delle democrazie più solide e storiche d’Europa, le donne non potevano votare né essere elette. Nel cantone di Appenzello interno questa asimmetria paradossale dei diritti civili si è protratta fino al 1990.
Per le giovanissime e i giovanissimi che nel 2010 hanno sperimentato per la prima volta un Consiglio federale finalmente a maggioranza femminile (Leuthard, Calmy-Rey, Widmer-Schlumpf a cui si aggiunse Sommaruga) deve sembrare fantascienza.
Invece il film d’apertura delle 52esime Giornate cinematografiche di Soletta, Die göttliche Ordnung della regista Petra Volpe, vuole ricordare agli spettatori che si tratta di un passato fin troppo recente.
In maniera semplice, quasi divulgativa, ma con determinazione e una certa passione, la regista zurighese ripercorre quel concitato momento di passaggio in una fiction ambientata a Trogen, Appenzello esterno. Le donne del paese – tutti personaggi fittizi ma verosimili – arrivano a organizzare uno sciopero domestico per sensibilizzare i loro uomini.
Hanna Sahlfeld-Singer, Simonetta Sommaruga, Gabriele Nanchen, Christine Beerli e Seraina Rohrer (Keystone)
Ad introdurre la proiezione è stata proprio Simonetta Sommaruga, arrivata a Soletta con Hanna Sahlfeld-Singer e Gabriele Nanchen (attiviste dell’epoca e tra le prime donne elette in Consiglio nazionale). La consigliera federale ha evidenziato quanto la strada verso la parità sia ancora lunga, visto che le donne percepiscono attualmente salari del 9% inferiori rispetto a quelli degli uomini.
Nell’intervista concessa alla RSI, la direttrice delle Giornate Seraina Rohrer ha parlato della disparità ancora netta anche nel settore cinematografico, dove il rapporto registi-registe è 70%-30%: “quattro donne sul palco questa sera a Soletta” – ha annotato non senza ironia – sembrano una cosa eccezionale e tutti ne parlano, ma quando è capitato che ci fossero quattro uomini nessuno ha pensato di dirlo“.
fonte: RSI
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