Un incontro fortemente voluto dal Gruppo che ha così potuto illustrare alla Bindi la proposta di legge per la Costituzione dell’osservatorio delle donne italiane all’estero presentata dall’on. Garavini (Pd). A raccontare come è andata è stata proprio al Rudeberg che questa mattina, ultimo giorno di lavoro per l’Assemblea plenaria del Cgie riunita dal 2 dicembre alla Farnesina, ha spiegato ai colleghi che l’incontro “ha fatto emergere le forti preoccupazioni relative sia alla riforma, attualmente all’esame del Senato, dei Comites e del CGIE, sia ai tagli previsti nella Finanziaria 2010 dei fondi destinati all’assistenza diretta e indiretta degli italiani all’estero e ai corsi di lingua e cultura italiana all’estero”.
Alla Bindi, ha proseguito Rubeberg, abbiamo ribadito “l’esigenza di sviluppare in Italia una migliore percezione del ruolo e del contributo che gli italiani all’estero offrono alla comunità nazionale”. Dal canto suo la vice presidente della Camera ha chiesto se è vero che esiste questa richiesta di italianità fra i giovani. “Fortunatamente – ha commentato Rudeberg – la nostra Barbara Oreglio era con noi e ha così potuto spiegare alla Bindi come si sviluppa e quanto forte è questa richiesta”.
Come accennato, le consigliere hanno illustrato il disegno di legge volto alla istituzione dell’Osservatorio delle donne italiane all’estero, “sottolineando – ha precisato Rudeberg – la necessità di valorizzare la partecipazione delle donne e dei giovani nelle rappresentanze democratiche e nel mondo associativo”, cosa “per niente ovvia”, ha aggiunto, “perché c’è ancora molta strada da fare”. Per questo, “il Cgie deve aiutarci”. A margine dell’incontro, le consigliere hanno auspicato un nuovo incontro con la vice presidente Bindi in occasione della prossima sessione plenaria del CGIE, in programma ad aprile 2010. (m.c.\aise)
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