L’impatto della violenza sulle donne nell’Italia del 2006

Estratto dal Rapporto Istat – anno 2006

La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro la famiglia: sono i dati statistici più rilevanti dell’Istituto Nazionale di Statistica per l’anno 2006. Lo studio ha avuto una risonanza importante anche a livello del Consiglio dei Ministri.

2 milioni 938 mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale dal partner attuale o dall’ex partner, il 14,3% delle donne che hanno o hanno avuto un partner nel corso della vita.

Di queste, il 5,8% ha subito la violenza sia dal partner attuale sia da un partner con cui stava in precedenza. La violenza è in primo luogo fisica (12%) ma anche quella sessuale raggiunge livelli non indifferenti con il 6,1%; stupri (336 mila casi) e tentati stupri (267 mila) da parte del partner hanno colpito il 2,4% delle donne. Il dato degli stupri o tentati stupri (2,4%) sale al 3,7% per gli ex partner e al 5,2% per gli ex mariti. Va comunque ricordato che la maggior parte degli ex partner erano comunque partner al momento della violenza. Tra gli autori della violenza al primo posto si collocano gli ex mariti/ex conviventi (22,4%), seguiti dagli ex fidanzati (13,7%), dai mariti o conviventi attuali (7,5%) e infine dai fidanzati attuali (5,9%). Se si considerano gli ultimi 12 mesi il 2,4% delle donne ha subito violenza in famiglia, l’1,7% violenza fisica, l’1% violenza sessuale.

Le forme diverse della violenza

Nella maggior parte dei casi la violenza subita nel corso della vita è stata solo fisica (57,0%), nel 15,8% solo sessuale, nel 27,2% fisica e sessuale. Se si considerano gli ultimi 12 mesi, è maggiore il peso della violenza solo sessuale (29,3%) e minore quello delle violenze sia fisica che sessuale (11,4%). Le più comuni forme di violenza fisica sperimentate dalle donne con partner sono l’essere stata spinta, strattonata, afferrata per i capelli o storcendo un braccio (63,4%); seguono le minacce di violenza fisica (48,6%), l’essere stata presa a schiaffi, pugni, calci, morsi (47,8%), l’essere stata colpita con oggetti (25,2%). Meno donne hanno subito la minaccia o l’uso di coltello o pistola (6,8%) o un tentativo di strangolamento o soffocamento (6,6%). Il 3,9% ha subito violenza in modo diverso.

Il 68,3% delle violenze domestiche avvengono in casa

Le violenze domestiche si consumano prevalentemente in casa della vittima (58,7%), in strada, nella casa del partner o dell’ex partner, e in automobile. La quota delle violenze in strada e in automobile è più elevata per gli ex fidanzati, rispettivamente il 26,9% e il 17,4%, e per i fidanzati (16,6% in strada e 13,3% in automobile). Sono soprattutto le violenze fisiche ad essere consumate nella casa della vittima, mentre per le violenze sessuali acquisiscono importanza anche l’automobile (16,7%) e la casa dell’aggressore (14,2%).

Il silenzio delle vittime

Solo il 7,3% della violenza in famiglia è stata denunciata, il 3,4% negli ultimi 12 mesi. Il 92,4% delle violenze fisiche e sessuali fanno parte del numero oscuro. Si denuncia meno la violenza sessuale da partner (4,7%) che la fisica (7,5%). Si denunciano meno i mariti o i fidanzati attuali degli ex mariti ed ex fidanzati anche negli ultimi 12 mesi. Il tasso di denuncia è basso (12,4%), anche se le donne ne parlano con i familiari. E’ invece più elevato nel caso in cui le donne si siano rivolte ad operatori del pronto soccorso (62,3%), ad avvocati, magistrati, polizia, carabinieri (47,6%) ad un medico o infermiere (35,9%). La gravità della violenza non incide su un maggior ricorso alla denuncia. Solo il 5,3% degli stupri o tentati stupri è stato denunciato. Alla quota delle denunce va aggiunto un 2,6% di donne che hanno subito ripetutamente violenza e che pur non avendo denunciato hanno telefonato al 112 e 113 per avere aiuto. Più di un terzo delle donne non ne ha parlato con nessuno.