Urlare no alla violenza sulle donne. Orange the World #HearMeToo

Urlare no alla violenza sulle donne. Orange the World #HearMeToo

BERNA – 25 novembre – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ribadiamo che la Svizzera non è ancora arancione e non ha ancora una strategia nazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, il che è scandaloso. L’attuazione coerente della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza sulle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) richiede da tutti noi una società civile forte, ampia e coraggiosa.

Coloriamo il mondo di arancione per dire NO alla violenza sulle donne

LA VIOLENZA APPARE ANCHE AL DI FUORI DEI RIFLETTORI DELLA VITA QUOTIDIANA, NELL’OMBRA DEL GIORNALIERO

Illuminiamo da tutti i lati:
Violenza domestica – Violenza sessuale – Violenza strutturale
Tratta di donne – donne in fuga – intersezionalità

C’è luce all’orizzonte? 16 giorni di attivismo.
Qui trovate una serie di iniziative in Svizzera per sensibilizzare l’opinione pubblica: http://www.16tage.ch/de/16-tage/veranstaltungen-8.html

Cos’è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne?
La Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne è stata istituita credendo nell’assunto che tale violenza costituisca una palese violazione dei diritti umani. Questa giornata, inoltre, coincide con l’inizio dei 16 giorni di attivismo contro la violenza basata sul genere; periodo che si estende fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani.

Obiettivo 2030. Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le Nazioni Unite hanno lanciato l’iniziativa Orange the World – coloriamo il mondo di arancione – per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prevenzione della violenza sulle donne e sulle ragazze. Uno degli obiettivi per il 2030 dell’Agenda per uno sviluppo sostenibile è di sradicarla completamente. La violenza di genere, che culmina nel femminicidio, è stata definita dall’Onu un crimine di stato e una forma di violazione dei diritti umani, ed è stata ribadita l’urgenza per i governi di prevenire, proteggere e tutelare la vita delle donne, che vivono diverse forme di discriminazioni e di violenza nel corso della loro esistenza.

Violenza sulle donne e femminicidio sono l’espressione di impotenza maschile difronte alla difesa dei propri diritti umani delle donne. Purtroppo, oggi ancor più che in passato, troppi uomini prendono questa seconda strada, quella del fingere amore per poi esplodere di fronte all’indipendenza femminile e sempre di più sono coloro che si trovano a uccidere, a ferire, a picchiare e a umiliare le proprie mogli, figlie, fidanzate e amanti.

Investire sulle donne. I nostri obiettivi restano quelli di sempre, cioè l’affermazione della donna in tutti gli ambiti della società, da pianificare in concertazione con gli uomini. Ci vuole una nuova e forte leadership femminile. Noi donne ADISPO siamo profondamente convinte che non abbiamo solo il diritto di governare, ma abbiamo anche la responsabilità di doverlo fare, insieme agli uomini. Con obiettivi chiari. Perché un mondo che rinuncia alle energie della metà della popolazione è un mondo più povero. E noi vogliamo un mondo ricco culturalmente, socialmente ed economicamente. Lo vogliamo più libero, più giusto, più moderno: un mondo che porti tutte e tutti nel futuro. Tutti insieme, nessuno escluso.

Per il Comitato ADISPO

Dr. Angela M. Carlucci
Presidente ADISPO

L’Associazione per le Pari Opportunità (ADISPO) è indipendente, apartitica, aconfessionale e svolge la sua attività senza fini di lucro. L’attività dell’Associazione è diretta a garantire l’affermazione, il riconoscimento e la promozione sociale, culturale ed economica delle Donne italiane in Svizzera, secondo il principio delle Pari Opportunità tra uomo e donna.